Il 3 ottobre 2020 verrà ricordato come il giorno della grande alluvione che ha colpito la Valsesia. Ad oggi, dalla Regione non è ancora arrivato nulla, e chi ha subito danni non ha ricevuto nemmeno un euro.

Il 3 ottobre 2020 verrà ricordato come il giorno della grande alluvione che ha colpito la Valsesia. Molte aziende hanno subito danni per decine se non centinaia di migliaia di Euro. Da subito la Regione aveva detto che avrebbe pagato i danni, ma dopo 2 anni e mezzo, non s’è visto nemmeno un euro.

Tutto ruota intorno ad una burocrazia folle che ha costretto imprenditori ed aziende a produrre risme e risme di carta di perizie che accertavano i danni a edifici e macchinari. Ma, come se non bastasse, proprio con il nuovo anno è arrivata la beffa. Tutta la documentazione prodotta fino a quel momento non è sufficiente, serve una integrazione. E come se non bastasse, se all’inizio la Regione aveva promesso di pagare per tutti i danni, ora pagherà solo i lavori che sono stati eseguiti per il ripristino delle attività. In pratica un’azienda che si è ritrovata con macchinari e merce da buttare, ha dovuto anticipare i soldi per il ripristino e produrre le pezze giustificative. Un corto circuito che suona come una presa in giro.

Noi abbiamo intervistato Antonietta Melacarne che gestisce l’attività Ceramica Più. La sua storia è emblematica.