Vercelli: arriva “Risò”, la fiera internazionale del Riso
Vercelli: arriva “Risò”, la fiera internazionale del Riso
Vercelli: arriva “Risò”, la fiera internazionale del Riso
Presentata al G7 Agricoltura di Ortigia, l’iniziativa promuove l’eccellenza del riso piemontese attraverso un evento che unisce agricoltura, cultura e intrattenimento.
Durante il convegno organizzato dall’Ente Nazionale Riso al G7 agricoltura di Ortigia, è stata svelata l’iniziativa “Risò – La fiera internazionale del riso”, in programma a Vercelli nel mese di settembre 2025.
«Il Piemonte è storicamente la regione italiana con la maggiore produzione di riso, vantando 114.000 ettari che costituiscono oltre il 50% della superficie nazionale. In particolare, Vercelli, con i suoi 71.000 ettari, rappresenta quasi il 70% del totale piemontese», ha dichiarato Davide Gilardino, presidente della Provincia. «Per questo motivo, era impensabile non pianificare un evento internazionale che mettesse in risalto agricoltura, lavoro e cultura; insieme all’Ente Risi, al Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e al sindaco di Vercelli Roberto Scheda, abbiamo avviato questa ambiziosa iniziativa».
Risò sarà un’occasione di scambio B2B e B2C nella Borsa Merci, attiva settimanalmente nel capoluogo. Sarà anche un’opportunità per gustare cibo di qualità e divertirsi grazie a una vasta area allestita nel centro della città. Inoltre, ci saranno tour volti a far conoscere la cultura e il territorio, partendo da Vercelli diretti verso i pittoreschi borghi lungo le vie d’acqua e la Baraggia.
L’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte, Paolo Bongioanni, ha dichiarato: «Oggi Vercelli ospita già una delle più importanti borse del riso. Dobbiamo partire da qui per internazionalizzarla ai massimi livelli e trasformare la città nella capitale mondiale del riso. L’evento internazionale sarà ricco di conferenze, congressi e attività gastronomiche, attrattive per attori, acquirenti e venditori provenienti da tutto il mondo, al fine di accrescere ulteriormente l’apprezzamento per il riso piemontese sui mercati internazionali».