
Sanità in Valsesia: Il neo Direttore Generale dell’ASL Vercelli Marco Ricci affronta le sfide della carenza di medici e l’evoluzione della medicina territoriale
Sanità in Valsesia: Il neo Direttore Generale dell’ASL Vercelli Marco Ricci affronta le sfide della carenza di medici e l’evoluzione della medicina territoriale
Sanità in Valsesia: Il neo Direttore Generale dell’ASL Vercelli Marco Ricci affronta le sfide della carenza di medici e l’evoluzione della medicina territoriale
Ricci, Direttore Generale dell’ASL Vercelli, punta sulla riorganizzazione dei servizi e sull’attrazione di professionisti per rispondere alle sfide del territorio
La carenza di medici di medicina generale è un problema sempre più diffuso, e la Valsesia non è esente da questa sfida. Tuttavia, secondo Ricci, questa difficoltà non è un fenomeno esclusivo di questa zona, ma una questione che riguarda soprattutto le aree più lontane dai centri urbani. Un problema che, nasce da una mancata programmazione delle uscite per pensionamento dei medici rispetto all’ingresso di nuove figure professionali.
Tuttavia, Ricci non si lascia abbattere e guarda al futuro con ottimismo. “Siamo nel 2025,” afferma, “e abbiamo strumenti e tecnologie che fino a pochi anni fa non esistevano. La pandemia ha accelerato l’utilizzo delle tecnologie e delle soluzioni digitali, che possono diventare un’arma fondamentale nella gestione della carenza di medici.” Il ricorso a tecnologie avanzate, come la telemedicina e la refertazione da remoto, può infatti colmare le lacune nella medicina territoriale, mantenendo i pazienti a domicilio e garantendo un’assistenza più rapida ed efficiente.
Ricci riconosce che la medicina territoriale, così come l’abbiamo conosciuta fino a oggi, non è più sufficiente. “Dobbiamo organizzare i servizi in modo diverso,” spiega, sottolineando che le aggregazioni dei medici rappresentano una delle risposte più efficaci a questa nuova sfida. Sebbene i medici non manchino, è necessario ottimizzare le risorse per garantire un servizio di qualità, migliorando l’efficienza e l’attrattività dell’ospedale di Borgosesia, fondamentale per la Valsesia.
Un altro passo importante in questa direzione riguarda l’apertura di nuovi avvisi per attrarre medici di alta qualità, in particolare da quelle cooperative mediche che ora, grazie alla revisione delle tariffe ministeriali, potrebbero trovare più vantaggioso lavorare direttamente con l’ASL. “Vogliamo portare i migliori medici da queste cooperative, per garantire i migliori servizi e rendere l’ospedale di Borgosesia più attrattivo e funzionale,” ha dichiarato il Direttore Generale.
Infine, in merito alla questione dei medici israeliani, un tema molto discusso recentemente, il Direttore non nasconde la speranza che possano arrivare a Borgosesia. “Ho incontrato alcuni di loro e mi hanno fatto una grande impressione,” ha spiegato, aggiungendo che l’arrivo di medici altamente qualificati sarebbe un valore aggiunto per la struttura. Nonostante le difficoltà, il Direttore conclude con un messaggio di ottimismo: “Non molliamo, combatteremo fino in fondo per garantire l’assistenza sanitaria migliore possibile.”