Home30 giorniOperazione “Dangerous Share”: cinque arresti in Piemonte per pedopornografia online

Operazione “Dangerous Share”: cinque arresti in Piemonte per pedopornografia online

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Operazione “Dangerous Share”: cinque arresti in Piemonte per pedopornografia online

Operazione “Dangerous Share”: cinque arresti in Piemonte per pedopornografia online

La Polizia di Stato ha smantellato una rete di condivisione di materiale illecito, con il sequestro di ingenti quantitativi di file pedopornografici e violenti. Due indagati sono stati denunciati, mentre altre perquisizioni sono in corso.

Cinque persone sono state arrestate in Piemonte dalla Polizia di Stato, con la partecipazione della sezione operativa di Vercelli, nell’ambito dell’operazione “Dangerous Share”, che mira a contrastare la diffusione di materiale pedopornografico.
Il Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Torino ha concluso un’importante operazione di lotta alla pedopornografia online su tutto il territorio piemontese, portando all’arresto di cinque individui in flagranza di reato e alla denuncia di altri due soggetti in stato di libertà. Nei loro confronti sono stati sequestrati dispositivi informatici utilizzati per detenere e diffondere contenuti illegali.
L’operazione è partita dal Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia Online (C.N.C.P.O.) sulla base di una segnalazione dell’organizzazione non-profit britannica Child Rescue Coalition (CRC). Successivamente, sono state condotte indagini sotto copertura su piattaforme di file sharing peer-to-peer, che hanno permesso di individuare gli utenti coinvolti. Sono stati identificati otto indagati, con i quali sono stati condivisi e scaricati file, immagini e video pedopornografici.
I decreti di perquisizione, emessi dalla Procura della Repubblica di Torino, sono stati eseguiti grazie alla collaborazione delle Sezioni Operative di Asti, Alessandria, Biella, Novara e Vercelli. Gli arresti hanno riguardato cinque persone di età compresa tra i 40 e i 78 anni, accusate di possedere ingenti quantità di materiale pedopornografico e di distribuirlo illegalmente in rete. Tra i contenuti sequestrati, vi erano immagini di abusi sessuali su minori, anche molto piccoli, e materiale particolarmente cruento e violento, noto come “gore”.
Tre degli arrestati sono stati portati in carcere, mentre gli altri due sono stati posti agli arresti domiciliari, in attesa delle udienze di convalida. Oltre a loro, altri due indagati sono stati denunciati in stato di libertà. È stato sequestrato un consistente quantitativo di materiale informatico che sarà oggetto di ulteriori indagini.

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