Home30 giorniBruno, 86 anni e tre interventi al cuore: “Ora torno al mio orto”

Bruno, 86 anni e tre interventi al cuore: “Ora torno al mio orto”

Bruno, 86 anni e tre interventi al cuore: “Ora torno al mio orto”

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Bruno, 86 anni e tre interventi al cuore: “Ora torno al mio orto”

Bruno, 86 anni e tre interventi al cuore: “Ora torno al mio orto”

La straordinaria storia di un vercellese che, dopo un complesso percorso cardiologico, torna alla vita con forza e gratitudine. Uno degli interventi trasmesso in diretta nazionale come esempio di eccellenza medica.

«Appena arrivo a casa, metterò vestiti comodi e inizierò a lavorare nell’orto. La stagione è ormai avviata e bisogna recuperare». Con queste parole piene di entusiasmo, Bruno, 86 anni, vercellese dell’Isola, racconta il suo ritorno alla vita dopo aver affrontato tre importanti interventi al cuore. Un percorso complesso e coraggioso, reso possibile grazie alla professionalità e all’impegno dell’équipe di Cardiologia dell’ASL di Vercelli.
Bruno non è un uomo qualunque: ex camionista, scavatorista e Alpino da una vita – iscritto dal 1963 al gruppo vercellese dedicato a don Secondo Pollo – è il simbolo di una generazione temprata dal lavoro e dalla resilienza. Negli ultimi mesi, ha affrontato un vero e proprio tour de force sanitario che oggi gli consente di guardare al futuro con fiducia e una rinnovata energia.
Il suo percorso è iniziato a dicembre 2024 con la sostituzione della valvola aortica attraverso la procedura TAVI, eseguita al Mauriziano di Torino con il supporto dell’équipe dell’ospedale Sant’Andrea. Il 25 marzo scorso, invece, è stata la volta di un’angioplastica coronarica complessa sul tronco comune, effettuata interamente a Vercelli. Un intervento eccezionale, eseguito in diretta durante il congresso nazionale di cardiologia interventistica Rock and Talk come esempio formativo per il trattamento delle lesioni coronariche calcifiche complesse. In sala operatoria, Bruno era sveglio e osservava con curiosità lo schermo e l’attività dei medici intorno a lui.
Infine, il 2 aprile, Bruno ha subito la chiusura percutanea dell’auricola per la fibrillazione atriale, dicendo addio ai farmaci anticoagulanti e abbattendo il rischio di ictus. Oggi, grazie a questi interventi, può tornare a vivere la sua quotidianità con uno spirito che non ha mai vacillato.
«Medici e infermieri mi vogliono bene. Qui a Vercelli mi sono sentito come a casa», dice con gratitudine, ricordando l’assistenza ricevuta dal team guidato dal dottor Francesco Rametta, con la dottoressa Marzia Bertolazzi e il dottor Fabrizio Ugo in prima linea.
Per il Direttore Generale dell’ASL di Vercelli, Marco Ricci, «la storia di Bruno è la dimostrazione di come la sanità pubblica possa offrire cure d’eccellenza, anche per pazienti molto anziani, restituendo loro qualità di vita e fiducia».
Circondato dall’affetto della moglie Silvana, dei figli e della nipote, Bruno si prepara a festeggiare i suoi 86 anni il prossimo 28 maggio. Intanto, lo aspetta il suo orto, simbolo di rinascita e continuità. Perché, come dimostra la sua storia, il cuore può riprendere a battere forte, anche dopo le prove più dure.

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