Arona: è mancato Ettore Mo, storico corrispondente di guerra del Corriere della Sera
Arona: è mancato Ettore Mo, storico corrispondente di guerra del Corriere della Sera
Arona: è mancato Ettore Mo, storico corrispondente di guerra del Corriere della Sera
Ettore Mo, una vita vissuta per il giornalismo è scomparso nella serata del 9 ottobre a 91 anni.
Nato a Borgomanero il primo aprile 1932, ha vissuto la sua infanzia tra Castelletto Ticino ed Arona.
Alla cittadina sul lago Maggiore nel 2011, quando ricevette il premio Aronese dell’Anno, dedicò parole di affetto. “Per me, da giovane, Arona era la capitale del mondo. In seguito, mia moglie non voleva vivere a Milano e allora abbiamo preso casa a Dagnente con una vista meravigliosa sul lago: lei dice sempre che è un posto meraviglioso, ed io sono d’accordo”.
Nel 1962 si presenta al corrispondente da Londra del Corriere della Sera, Piero Ottone, per ottenere un posto come giornalista e viene assunto nella sede londinese del quotidiano.
Ha lavorato a Roma e Milano, occupandosi di musica e teatro. Nel 1979 ottenne il primo incarico come inviato speciale. Il direttore del Corriere, Franco Di Bella lo mandò in Iran, a Teheran, dove era appena tornato dall’esilio ed aveva preso il potere l’Ayatollah Khomeini.
Sempre nel 1979 compì il primo viaggio in Afghanistan, paese di cui è divenuto uno dei massimi conoscitori. Negli anni successivi è ritornato svariate volte in Afghanistan, entrandovi da clandestino e travestito da mujaheddin, percorrendo le sue montagne con ogni mezzo.
Ha raccontato questi paesi in maniera semplice, in modo che i lettori potessero capire le complessità di quei mondi che sembravano così lontani e diversi dal nostro Paese.
Una mente illuminata che, anche dopo essere andato in pensione, ha continuato a girare e raccontare il mondo con il suo amico e fotografo Luigi Baldelli, conosciuto a Sarajevo, durante la guerra di Bosnia.
Ettore Mo è stato infine il giornalista a cui il tenore Luciano Pavarotti rilasciò la sua ultima intervista, raccontando la propria lotta con la malattia che lo affliggeva.